Investire in crowdfunding: le basi per iniziare.
Investire i propri risparmi non è mai una scelta facile. Ma arriva un momento in cui “fare qualcosa” con la liquidità ferma sul conto corrente diventa una priorità e ci si guarda intorno. Soprattutto in questo periodo, con l’inflazione che galoppa in tutta Europa e con la pandemia ancora in atto, che fa rallentare la ripresa economica e semina incertezza tra i mercati.
Una delle opzioni oggi a disposizione degli investitori non professionali è l’investimento via crowdfunding. Una forma d’investimento online che sta diventando sempre più popolare tra gli italiani, ma come orientarsi per cominciare a investire via crowdfunding?
Partiamo dalle basi. Investire significa sempre rischiare, quindi quale che sia la campagna (o le campagne) di crowdfunding che deciderete di sostenere, ci sarà sempre una possibilità di perdere una parte o tutti i soldi investiti. Tenetelo a mente e informatevi bene sul progetto e su chi lo promuove, prima di rischiare i vostri risparmi. Nel mondo del crowdfunding esistono due tipologie principali di investimento, che complessivamente rappresentano il cosiddetto crowdinvesting. Parliamo dell’equity e del lending.
Nel primo caso l’investitore può diventare socio di una società, conferendo nuovo capitale. In genere si tratta di PMI e startup. Qualora vogliate investire nel capitale di startup, il consiglio è quello di diversificare il più possibile, acquisendo quote in più società contemporaneamente. L’obiettivo per chi investe via crowdfunding in aziende appena nate è in genere l’exit, cioè la vendita della società, con la conseguente liquidazione dei soci. Se invece l’exit non è all’orizzonte, allora il capitale sarà remunerato attraverso solo eventuali dividendi periodici. Attenzione, in generale, al tema della non disponibilità del capitale: investendo i vostri soldi di fatto li congelate fino alla exit o fino a quando non deciderete di vendere i vostri titoli a qualcun’altro.
Se invece volete puntare su forme di investimento meno rischiose e di una durata certa, allora il lending potrebbe fare al caso vostro. In questo caso parliamo di prestiti o a persone fisiche oppure ad aziende. Normalmente chi sostiene un progetto di crowdfunding in lending, firma un contratto che stabilisce da subito la durata del prestito e il rendimento atteso.
Negli ultimi anni, inoltre, è cresciuto molto il settore del lending specializzato sui progetti immobiliari. D’altronde agli italiani da sempre piace investire nel mattone. Per questo segmento parliamo di tassi medi molto interessanti, pari a quasi il 10% nel 2021, con una durata media dei prestiti di poco inferiore ai 12 mesi
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