L’investimento in crowdfunding, è una buona opzione per diversificare i propri portafogli, se l’azienda o startup su cui si punta farà una exit, i margini sono più alti di qualsiasi altro investimento.
Il termine crowdfunding deriva dall’incrocio delle parole inglesi “crowd”, folla, e “funding”, finanziamento. Si tratta di una modalità attraverso la quale startup e pmi raccolgono fondi grazie all’aiuto di una moltitudine di investitori. Alla fine del 2021 in Italia i portali di crowdfunding attivi erano più di 100, di cui quasi la metà sono di equity crowdfunding secondo l’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano.
Distinguere tra equity e lending.
Prima di tutto è fondamentale conoscere alla perfezione la differenza tra equity e lending crowdfunding. Partecipare a una campagna di equity crowdfunding consiste nell’investire nel capitale sociale, cioè acquistare quote di un’azienda che cerca capitali. L’investitore diventa un vero e proprio socio e quindi parte attiva, in misura variabile a seconda dell’ammontare dell’investimento. Il lending crowdfunding, conosciuto anche come social lending, è un’alternativa al prestito e presuppone che l’investitore presti i soldi investiti alla società.
Come iniziare.
La prima regola è informarsi, e per qualsiasi investimento è necessario farlo, lo è ancora di più per uno ad alto rischio come il crowdfunding. Meglio non farlo in autonomia ma contattare la piattaforma, fissando un incontro, leggendo nella sezione come funziona o scrivendo nelle chat. La prima cosa fondamentale è relazionarsi con la piattaforma, non investire al buio: quasi tutte le piattaforme hanno una chat sul sito.
Quanto si guadagna.
Con il lending crowdfunding i guadagni sono definiti dal tasso di interesse stabilito dai “debitori” in fase di apporto delle risorse e saranno ripagati del loro investimento in un tempo stabilito a priori. In caso di equity crowdfunding, il finanziatore investe in capitale di rischio e i suoi guadagni dipenderanno da quanto la società avrà fortuna nel suo progetto. Secondo l’Osservatorio Crowdinvesting curato dalla School of Management del Politecnico di Milano i rendimenti offerti si aggirano intorno al 10-11% lordo annuo (somma dalla quale va tolto il prelievo fiscale del 26%, come per tutti gli investimenti finanziari a eccezione dei titoli di Stato, tassati al 12,5%). Questi tengono conto anche del crowdfunding immobiliare, un investimento con rischi meno elevati che garantisce solitamente rendimenti più bassi rispetto all’equity.
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